| Capitolo 2
"Kris devi alzarti sono le 8 passate e devi correre a teatro per fare le prove per il saggio" Disse la voce di sua mamma proveniente dal pianerottolo. Si alzò di scatto ancora profondamente assonnata. Si preparò in meno di 15 minuti,la borsa l'aveva preparata la sera prima. "Eccomi arrivo"Disse "Finalmente"Rispose la madre Lei era apprensiva nei suoi comfronti,tantissimo,specialmente per la danza,l'aveva convinta lei e ci teneva tantissimo,avrebbe fatto di tutto pur di vedere sua figlia diplomarsi dopo anni di fatica,ma certo a Kris non dispiaceva,aveva perso suo padre qualche anno prima,e la ferita era stata ricucita dalla danza.
Corse verso il teatro dall'altra parte della città,doveva provare,provare e provare. A quel saggio si sarebbero esibiti tutti,anche i cantanti,forse avrebbe conosciuto il volto del cantante misterioso.
"Finalmente sei qui" le disse la sua severissima insegnante. "Si mi scusi per il ritardo" "Non perde tempo,corri a prepararti"Disse
"Sono tesissima,non riesco a respirare bene,ho una morsa allo stomaco..."Sentiva continuamente le stesse parole pronunciate da bocche diverse,per lei non era così,amava la danza,era sempre piena di energia. Non sentiva il dolore nelle gambe,ne vedeva solo gli effetti:piedi rovinati e sanguinanti.
Passava il tempo,scorrevano i minuti e arriva il momento dell'inizio dello show.
"Buonasera a tutti,vorrei iniziare con il dire grazie a tutti i parteciparti di questo piccolo spettacolo,per non averci lasciato in preda alla disperazione,per non aver mollato,e poi grazie a voi genitori,amici e semplici conoscenti,che li hanno incoraggiati,ora vi lascio e buon proseguimento di serata"
Passa il primo cantante e non le ricorda quella voce,i secondi sono un grupo di allerini,davvero bravi,ma lui lì non c'era,arriva il momento dell'esibizione. A iniziare è proprio lei con un suo breve assolo sulle punte,"Oddio eprchè le punte anche al saggio di contemporaneo?" Pensava Parte la musica,lei fu perfetta,tutti a bocca aperta,entrano gli altri e si balla insieme. Andò tutto a meraviglia. Era a cambiarsi in camerino,mentre sentì una voce familiare,era lui. Si infilò un pantalone,una maglia e corse,corse per vederlo in volto,ma fu troppo tardi,aveva finito di cantare e lei lo vide solo di spalle e la colse la paura di andare dietro solo ad uno stupidissimo sogno inutile.
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